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L’Età dell’Oro del Gelsomino in Calabria
Fin dagli anni ’20 del Novecento, la costa ionica calabrese, soprannominata "Costa dei Gelsomini", vede la coltivazione intensiva di questa preziosa pianta. Le gelsominaie raccolgono i fiori all’alba, lavorando duramente per trasformarli in essenze esportate in Francia per la produzione di profumi.
La Fine di un’Epoca
A causa dei cambiamenti economici e sociali, le gelsominaie entrano in crisi. Le coltivazioni vengono progressivamente abbandonate e il settore della lavorazione del gelsomino si spegne, lasciando un vuoto in quella che era stata una delle attività più floride della regione.


Il Ritorno alle Origini di Rosetta Bolognino
Dopo anni di lavoro a Firenze nel mondo della moda, Rosetta sente il richiamo della sua terra natale. Tornata in Calabria, scopre che il gelsomino è ormai relegato a giardini privati. Decide di ridargli vita, ma con un’idea innovativa: trasformarlo in un ingrediente per la gastronomia.
La Nascita del Primo Liquore al Gelsomino
Dopo tre anni di sperimentazioni Rosetta perfeziona la sua ricetta e nasce Kitza. Il primo liquore prende forma, frutto di una lavorazione attenta e artigianale, in cui i fiori vengono raccolti all’alba per preservarne l’aroma inconfondibile.


L’Espansione della Linea Kitza
Il successo del liquore spinge Rosetta a creare nuovi prodotti a base di gelsomino: cioccolatini ripieni, biscotti e creme. Il progetto si amplia e attira l’attenzione di appassionati e chef alla ricerca di sapori autentici e innovativi.
Il Sogno di una Coltivazione Rinasce
Rosetta lancia un’iniziativa per ricostruire una rete di coltivatori di gelsomino in Calabria, riportando in vita un’arte antica. Il suo obiettivo è creare un’economia sostenibile attorno a questa pianta preziosa, restituendole il posto che merita nella cultura e nell’eccellenza gastronomica italiana.
